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Autismi e inclusione scolastica in presenza e a distanza

10 anni di accompagnamento dei consigli di classe trentini. Strategie e nuove formule di intervento
22-23 ottobre 2021 | Edizioni Centro Studi Erickson e Online
IPRASE, con Erickson e ODFLab, ha organizzato un Convegno sulle buone pratiche per l’inclusione scolastica. Esperti e dati decennali hanno evidenziato l’efficacia di strategie personalizzate. Con 500 partecipanti in presenza e online, l’evento ha permesso un confronto formativo e innovativo.

Presentazione

A conclusione del Progetto FSE “LE NUOVE FRONTIERE DEL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE. Rimuovere le difficoltà d’apprendimento, favorire una scuola inclusiva e preparare i cittadini responsabili e attivi del futuro - Fase 2”, IPRASE, in collaborazione con Erickson e ODFLab, ha organizzato un Convegno con l’obiettivo di disseminare le buone pratiche attivate da insegnanti e assistenti educatori trentini coinvolti in anni di lavoro caratterizzati da formazione teorica, attività laboratoriale e supporto in itinere per l’apprendimento di strategie inclusive e la ricerca di soluzioni, anche nelle situazioni nuove e inaspettate determinate dalla pandemia.

Al Convegno hanno partecipato diversi esperti operanti in varie realtà italiane, il che ha favorito un momento di confronto sulle esperienze e sui processi di inclusione scolastica, anche alla luce dei dati relativi ai dieci anni di percorsi di accompagnamento formativo attivati nella scuola trentina.

I dati emersi dalle analisi osservative delle ricadute sui processi di adattamento all’ambiente sociale, sugli apprendimenti e sulla qualità della vita degli studenti con disturbi dello spettro autistico, hanno evidenziato l’efficacia di modalità di lavoro personalizzate sul singolo Consiglio di classe ma, allo stesso tempo, generalizzabili per favorire un’inclusione scolastica reale, efficace e pervasiva.

Al Convegno è stato possibile partecipare sia in presenza, presso il Centro Studi Erickson, sia online, sulla Piattaforma e-learning Iprase. I partecipanti sono stati circa 500.

Il Convegno si è articolato in tre sessioni: la plenaria di venerdì 22 ottobre, la mattina di sabato 23, articolata in vari e importanti momenti formativi, e il pomeriggio di sabato, anch'esso molto ricco di eventi e significativo.

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Programma

Locandina Convegno Autismi e inclusione scolastica

application/pdf (pdf 7.24 MB - si apre in nuova scheda)

La sessione del venerdì

22 ottobre 2021, dalle 16.00 alle 19.00

Apertura

Il Convegno è stato aperto dal Direttore di IPRASE, Luciano Covi, che ha fornito alcuni dati, molto significativi, riguardanti la molteplicità delle iniziative intraprese nel corso dei dieci anni di realizzazione dei Percorsi di accompagnamento esperto dei consigli di classe che lavorano con studenti con disturbo dello spettro autistico, e la notevole partecipazione registrata da parte di docenti, assistenti educatori, dirigenti scolastici e personale non docente della scuola trentina.

Saluti istituzionali

La parola è poi passata, per i saluti istituzionali, alla dirigente del Servizio Istruzione, Monica Zambotti, alla prorettrice con delega alla didattica dell’Università di Trento, Paola Venuti, e al dirigente medico dell’Unità Operativa di Neuropsichiatra Infantile 2 dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, Corrado Barone. Tutti, con accentuazioni diverse, hanno sottolineato il ruolo fondamentale della sinergia inter-istituzionale per intercettare il più efficacemente possibile i bisogni dei bambini e dei ragazzi con disturbo dello spettro autistico, e delle loro famiglie, e sostenerli al meglio nei loro percorsi e progetti di vita.

Relazioni

La sessione si è aperta con la relazione “L’inclusione di qualità”, di Dario Ianes, co-fondatore del Centro Studi Erickson di Trento e docente ordinario di Pedagogia e didattica dell’inclusione all’Università di Bolzano, che si è focalizzato sugli indicatori fondamentali di qualità della scuola inclusiva. Ianes ha affermato che elaborare tali indicatori è urgente e importante: è necessario osservare la qualità per migliorarla.

Successivamente ha preso la parola Maria Luisa Scattoni, ricercatrice presso il Servizio di Coordinamento e Supporto alla Ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità e coordinatrice dell’Osservatorio Nazionale Autismo, il network Italiano per il riconoscimento precoce dei disturbi dello spettro autistico. Nel corso della sua relazione, “I Disturbi dello spettro autistico: il Piano nazionale e l’investimento dell’Istituto Superiore di Sanità”, svolta a distanza, Scattoni ha compiuto un’esaustiva panoramica delle azioni messe in campo a livello nazionale per la promozione e il miglioramento della qualità di vita delle persone con disturbo dello spettro autistico, puntando particolarmente l’attenzione sulla necessità di definire e realizzare effettivi “percorsi di cura integrati”.

È seguito l’intervento di Paola Venuti, dal titolo “I Percorsi di accompagnamento esperto dei Consigli di classe che lavorano con studenti con disturbi dello spettro autistico: 10 anni di esperienza”, nell’ambito del quale l’esperta ha posto l’accento su alcuni elementi fondamentali: l’importanza della scuola come ambiente preferenziale per il trattamento psicoeducativo del bambino o ragazzo con autismo e la conseguente necessità di un modello di formazione quale quello realizzato nel decennio di “Percorsi di accompagnamento esperto”; la necessità di un vero lavoro di rete, di un’azione realmente integrata e di qualità per agire sul contesto, a vantaggio di tutta la classe, non solo dello studente ASD (Autism Spectrum Disorder); il ruolo fondamentale della ricerca: è necessario misurare con strumenti adeguati l’efficacia degli interventi, ricavare dati di ricerca e discuterli con gli insegnanti.

La successiva relazione di Corrado Barone, “Il servizio di neuropsichiatria in rete con scuola ed esperti”, si è focalizzata su altri aspetti fondamentali, perfettamente coerenti con quanto precedentemente esposto: il lavoro con i pediatri per abbassare l’età di diagnosi e migliorare di conseguenza l’efficacia terapeutica; l’importanza per la neuropsichiatria di aprirsi ancor più alla scuola e agli altri servizi del territorio; la necessità di un progetto psico-educativo integrato, formando e orientando tutti gli adulti che nell’arco della giornata hanno a che fare con il bambino/ragazzo ASD, che deve sempre incontrare adulti competenti e coordinati.

Infine, Fiorenzo Laghi, direttore del Dipartimento di Psicologia dei processi di Sviluppo e Socializzazione della Sapienza, Università di Roma, nel suo intervento “Il progetto di vita: dalla scuola al mondo del lavoro”, ha particolarmente concentrato l’attenzione sulla continuità progettuale tra scuola e mondo del lavoro, citando il progetto “Pensami adulto” della Regione Lazio e illustrando, anche attraverso un video molto significativo, gli elementi chiave che possono favorire il progetto di vita: il coinvolgimento dei genitori, il lavoro di rete a scuola, la conoscenza corretta della neurodiversità, esperienze di pratica sul campo per sviluppare abilità prelavorative e il monitoraggio dei singoli percorsi.

La sessione si è chiusa con alcune interessanti domande poste dai partecipanti, sia in presenza che online, a cui gli esperti hanno dato significative risposte.

La sessione del sabato mattina

23 ottobre 2021, dalle 9.00 alle 12.30

Sessione poster “Esperienze e materiali delle scuole”

La seconda giornata di Convegno si è aperta con la visita alle “Sessioni poster”: due sale interamente dedicate ai poster prodotti dai consigli di classe per illustrare le esperienze di inclusione scolastica e sociale generate dai “Percorsi di accompagnamento esperto”: 35 lavori, molto significativi sia per i contenuti che per la realizzazione grafica. I partecipanti al Convegno si sono distribuiti nelle sale dimostrando un interesse molto alto: hanno fatto molte foto, confrontandosi tra loro e con i docenti referenti di ogni poster; hanno riflettuto ad alta voce sulle esperienze illustrate, richiamandosi tra colleghi, evidenziando la ricchezza degli stimoli in esse contenute e valorizzandole come buoni esempi di possibili percorsi da attuare, per tutti e per ciascuno, anche nelle loro realtà scolastiche. Oltre agli aspetti di contenuto è stata davvero apprezzata la realizzazione grafica dei poster, curata da IPRASE, che ha molto colpito anche gli stessi docenti e assistenti educatori dei consigli di classe che li avevano pensati e prodotti. I partecipanti online hanno potuto virtualmente visitare gli stessi poster esposti accedendo alla galleria online appositamente predisposta da IPRASE.

Laboratori attivati all’interno dei Percorsi di accompagnamento esperto:

Conclusa la visita, al ritorno in plenaria gli esperti di ODFLab - Laboratorio di Osservazione Diagnosi e Formazione, dell’Università di Trento, hanno presentato gli elementi salienti dei Laboratori attivati negli anni per i consigli di classe all’interno dei percorsi di accompagnamento: il Laboratorio sulle strategie per la Comunicazione Aumentativa e Alternativa in presenza e a distanza, condotto da Carolina Coco, focalizzato sul “comunicare senza parlare”, sul ritrovarsi insieme per scambiare idee, non scoraggiarsi, cercare soluzioni e mantenere i contatti con i bambini e ragazzi e le loro famiglie anche nel periodo della pandemia; il Laboratorio per lo sviluppo delle abilità sociali in gruppo in presenza e a distanza, attraverso la musica e altre formule di condivisione, condotto da Stefano Cainelli, per valorizzare l’efficacia comunicativa del piccolo gruppo dei pari, che si è visto funzionare molto bene anche online, per connettersi anche attraverso la musica, scientificamente provata come validissimo territorio di condivisione con i soggetti ASD, e per promuovere interdipendenza e cooperazione; il Laboratorio per gestire le emozioni e l’ansia per favorire l’inclusione, condotto da Oliviero Facchinetti, per creare spazi in cui gli insegnanti potessero occuparsi di se stessi, aumentare la loro capacità osservativa ed auto-osservativa e porre ancor più attenzione al clima di classe; il Laboratorio sulla narrazione, arte e creatività per l’inclusione, condotto da Fabio Filosofi, per dare valore all’immaginario in modo collaborativo e co-costruttivo e far diventare la classe il mondo del possibile. La presentazione di questo laboratorio è stata caratterizzata dal suggestivo monologo teatrale "Tempo e spazio: i luoghi del possibile", molto apprezzato dai presenti. Diversi spunti di riflessione emersi dai Laboratori sono stati ripresi e sottolineati da Stefania Vannucchi, docente specializzata nelle attività di sostegno presso l’Istituto Comprensivo Gandhi di Prato, la quale ha concluso con un’efficace metafora: “L’inclusione è un filo che si costruisce annodando ogni giorno qualcosa”.

Tavolo di pratiche e idee

La mattinata si è chiusa con un tavolo di sintesi e focalizzazione su alcuni aspetti significativi originati dall’esperienza trentina, in cui è stata data voce ad alcuni docenti e assistenti educatori membri dei consigli di classe accompagnati, che hanno portato la loro testimonianza, con autenticità e spontaneità, suscitando vigorosi applausi.

La sessione del sabato pomeriggio

23 ottobre 2021, dalle 14.00 alle 17.30

Workshop

Il pomeriggio di sabato si è aperto con quattro workshop paralleli, molto pratici ed apprezzati dai partecipanti, ognuno focalizzato su aspetti specifici.

Nel workshop “I compagni di classe come risorsa dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore”Arianna Bentenuto e Stefano Cainelli hanno fatto emergere il valore dell’osservazione come elemento fondante la conoscenza/l’incontro con l’altro (incontro osservativo reciproco). Puntare sulla relazione e attivare i compagni di classe lavorando in piccolo gruppo risulta vincente in tutti gli ordini di scuola, sia per favorire l’inclusione degli studenti con ASD sia per promuovere la formazione degli “inclusori di domani”.

Nel workshop “Insegnanti e genitori: quale incontro possibile; indicazioni pratiche per attività e didattica inclusiva nella scuola primaria” Paola Venuti e Carolina Coco hanno offerto esempi concreti di relazione e comunicazione efficace tra famiglia e scuola, ragionando insieme ai partecipanti sui possibili atteggiamenti di genitori e insegnanti e dando relative chiavi di lettura, anche attraverso efficaci attività di simulazione a cui sono seguite riflessioni sia da parte delle relatrici che dei partecipanti al workshop, nonché proposte e indicazioni operative.

Nel workshop “Indicazioni pratiche per attività e didattica inclusiva nella scuola primaria”Fabio Filosofi e Stefania Vannucchi hanno esplorato con vivacità e concretezza la quotidianità dell’inclusione di bambini con ASD nella scuola primaria. A partire dall’analisi dei comportamenti problema e delle strategie di intervento per incrementare comportamenti adattivi, il racconto dialogato tra i due relatori si è sviluppato nel presentare esempi, materiali e proposte di lavoro relative al lavorare in gruppo, all’organizzazione di attività laboratoriali, all’utilizzo di immagini e parole per le attività da proporre.

Nel workshop “Alunni nello spettro autistico alla scuola secondaria di primo e secondo grado: strategie operative per la socialità e la qualità di vita”Elisa Moser/Chiara Pellegrini e Fiorenzo Laghi hanno raccontato esperienze ed illustrato strategie inclusive efficaci nella scuola secondaria, presentando soluzioni concrete, anche attraverso l’uso delle tecnologie e della rete, e l’attivazione di progetti coinvolgenti non solo i ragazzi con ASD ma anche i compagni, tutti insieme. I relatori hanno anche presentato video-testimonianze dei compagni di classe molto efficaci e significative.

Premiazione

Paola Venuti, assieme alla Sovrintendente scolastica Viviana Sbardella, è poi passata al momento della premiazione di alcune esperienze di inclusione scolastica e sociale generate dai Percorsi di accompagnamento. Ha premesso che tutte le esperienze nate nella scuola trentina sono altamente significative e meritevoli poiché ad ogni consiglio di classe è stato riconosciuto l’impegno nel partecipare attivamente ai percorsi e la disponibilità a mettersi in gioco nella ricerca delle strategie e formule di intervento più adeguate per favorire l’inclusione. Ha poi spiegato che le esperienze a cui è stata assegnata la menzione speciale sono state selezionate considerando la capacità dei consigli di classe di declinare gli apprendimenti teorici nell’uso delle strategie educative nel lavoro all’interno della classe, indice di un cambiamento nel modo di considerare e di rispondere a bisogni degli studenti con disturbo dello spettro autistico, la capacità di lavorare in sinergia per programmare attività e laboratori agganciati al percorso scolastico e finalizzati all’inclusione e ai bisogni di adattamento, apprendimento e socializzazione degli studenti ASD e, infine, ma forse più importante di tutto, il grado e la qualità del coinvolgimento dei pari. I consigli di classe che hanno ricevuto la menzione speciale sono nove e hanno avuto come premio la possibilità di partecipare, in modalità online, alla XIII edizione del Convegno internazionale Erickson “La Qualità dell’inclusione scolastica e sociale” e di esporre il proprio Poster all’interno delle sessioni on line sulle buone prassi di inclusione scolastica e sociale.

Testimonianze e riflessioni

Un altro momento molto significativo del Convegno è stata l’espressione della voce dei dirigenti scolastici, rappresentati da Manuela Broz, dirigente che ha sempre promosso e sostenuto la partecipazione dei suoi consigli di classe ai Percorsi di accompagnamento esperto e che nella possibilità di condivisione offerta dal Convegno ha trovato ulteriori spunti per nuove piste didattico-educative per tutti.

Molto toccante è stata inoltre la testimonianza di un gruppo di studenti della classe 3^BRI dell’Istituto di Istruzione “A. Degasperi” di Borgo Valsugana che, con la loro presenza, hanno reso evidente, autentico e tangibile il senso vero della parola “inclusione”.

Il Convegno si è infine chiuso con le riflessioni conclusive, istituzionali, di Monica Zambotti e Paola Venuti e con l’auspicio condiviso che tutto quanto maturato in questi dieci anni possa davvero divenire azione di sistema.

Rock Spectrum

All’uscita i partecipanti hanno potuto assistere al coinvolgente concerto della cover band “Rock Spectrum” (Video 1 - Video 2), condotta da Stefano Cainelli, nata all’interno del progetto di inclusione sociale “Mente locale”, sviluppatosi sulle evidenze neuro scientifiche che la musica è un ambiente che favorisce l’interazione fra menti differenti e l’incontro delle neurodiversità.

Galleria online "Esperienze e materiali delle scuole"

In questo Padlet sono contenuti tutti i poster creati dai Consigli di classe ed esposti al Convegno per  illustrare le esperienze di inclusione scolastica e sociale generate dai “Percorsi di accompagnamento esperto”: 35 lavori, molto significativi sia per i contenuti che per la realizzazione grafica.

Monologo - Tempo e spazio: i luoghi del possibile

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Cover band Rock Spectrum

Stefano Cainelli conduce la cover band ROCK SPECTRUM nata all’interno del progetto di inclusione sociale MENTE LOCALE. Un Laboratorio attivo dal 2014 a ODFLAb, sviluppato sulle evidenze neuroscientifiche che la musica sia un ambiente che favorisce l’interazione fra menti differenti. La ROCK SPECTRUM band è un’esperienza di apprendimento sociale continuo: la costruzione di relazioni affettive e amicali fra studenti e musicisti che rende reale l’incontro delle neurodiversità.

Docufilm sul laboratorio di inclusione sociale “Mente Locale”

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Videoclip della Rock Spectrum band registrato in casa, a maggio 2020, al termine del primo lock down

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Fotografie

1.1_La plenaria di venerdì

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