Migranti o rifugiati? Storia dell'asilo politico dalla Convenzione di Ginevra ad oggi, una prospettiva europea e statunitense
Paesaggi transculturali e sfide in Europa: guerre, migrazioni, crisi climatica
L’incontro in presenza è il settimo del ciclo intitolato Paesaggi transculturali e sfide in Europa: guerre, migrazioni, crisi climatica ideato e promosso dalla Rete Intercultura della Bassa Vallagarina con la collaborazione dell’Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, di IPRASE e del Museo Storico Italiano della Guerra.
L’educazione interculturale e l’educazione civica e alla cittadinanza costituiscono ormai un cardine della scuola attuale, talvolta intrecciati nelle progettualità dei docenti. Ma chi sostiene gli insegnanti a conquistarsi una consapevolezza sul presente? Tra impegni didattici, organizzativi e di formazione disciplinare, come ricavarsi uno spazio per essere cittadini informati e aggiornati rispetto a tematiche che scuotono il presente? Come rendere la classe un ambiente di dialogo sull’oggi? Come possedere gli strumenti di conoscenza di base per inquadrare determinati fenomeni che hanno ripercussioni sui gruppi classe?
Il ciclo di incontri è finalizzato ad offrire a docenti e cittadinanza nuovi spunti di lettura della realtà e dei problemi più stringenti della più vicina attualità geopolitica, quella che determina (o determinerà negli anni a venire) anche delle evoluzioni nella società italiana e, conseguentemente, nelle classi che si sono costituite o che si costituiranno.
La sottile linea che divide concetti quali migrante e rifugiato permette ai politici di quello che oggi è considerato il mondo occidentale (Stati Uniti e Unione Europea) di argomentare la loro decisione di accogliere o respingere le persone che cercano di raggiungere i loro confini. Questo sforzo di distinzione tra le due categorie e di definizione dell’istituto dell’asilo politico era molto in voga sin dal periodo interbellico, un esercizio inevitabilmente influenzato da interessi politici e diplomatici. In questo settimo incontro, ripercorrendo tre casi studio, quello dei profughi romeni, vietnamiti e cubani che nel corso del conflitto bipolare hanno cercato di fuggire regimi dittatoriali, Sielke Kelner offrirà una prospettiva storica su un dilemma contemporaneo. Nel tentativo di guardare aldilà delle mere politiche migratorie imposte dagli stati, verranno presentate alcune narrazioni personali volte a conoscere meglio la prospettiva di chi decideva di partire.
Partecipazione libera, iscrizione obbligatoria per i docenti che desiderano ricevere l'attestato.
Considerato l'interesse manifestato, è consentita la partecipazione a distanza per le persone appartenenti alle seguenti aree periferiche:
- Primiero e Valsugana
- Valli dell'Avisio
- Valli del Noce
- Valli Giudicarie e Rendena.
La richiesta di partecipazione a distanza va inviata via mail all'indirizzo corsi@iprase.tn.it e deve contenere le seguenti informazioni:
- oggetto: Richiesta partecipazione online all'incontro "Migranti o rifugiati?"
- zona geografica di provenienza del/della richiedente.
Verrà inviata una risposta in cui sarà fornito il link per la partecipazione online.
I docenti che desiderano ricevere l'attestato di partecipazione online, devono iscriversi all'incontro con le consuete modalità, cliccando sul tasto ADERISCI.
FORMATORE
Sielke Kelner (Osservatorio sui Balcani e Caucaso Transeuropa)
PhD in International History presso il Geneva Graduate Institute; post-dottorato conseguito presso la Leiden University. Ricercatrice storica, si è occupata di diplomazia delle migrazioni durante il conflitto bipolare e del ruolo che la società civile nazionale ed internazionale ha avuto sul collasso del regime comunista romeno. I suoi interessi di ricerca includono Europa Centrale ed Orientale, lo studio del ruolo di attori transazionali nella promozione di processi democratici e dei diritti umani. Coltiva una passione per le politiche pubbliche e nel 2019 è stata Blue Book Trainee presso la Commissione Europea. Dal 2022 lavora presso OBCT come ricercatrice e advocacy officer nel quadro del progetto Media Freedom Rapid Response.